Attendevo questa uscita con trepidazione, un po' perchè Brucia Records ci ha abituato velocemente a dischi di qualità, un po' perchè ero sicuro che i bielorussi si sarebbero estratti il discone. Poi quando ho letto che Colin Marston (Krallice) l'avrebbe mixato la certezza è diventata ancora più forte. E così è stato.
Dopo una veloce intro, "XII" lancia sull'ascoltatore tutta la furia possibile mentre i continui stop and go servono per confonderlo facendogli abbassare la guardia e colpendolo con ancora più forza. E' solo l'inizio ma se non siete ancora conquistati non so che dirvi. La successiva "XIII" ha un break post-hardcore (influenza non troppo nascosta su tutto lo sviluppo del disco) che sfocia in un crescendo di brutalità black-metallica.
"X" è un velocissimo assalto sonoro che non lascia tregua, un black metal di stampo "progressivo" ma non forzatamente tecnico. Il quartetto è impegnato per tutta la durata del disco a lanciare riff gelidi sulla faccia dell'ascoltatore come se si trovasse in una furibonda tempesta di neve in pieno inverno. A Minsk.
Se siete amanti del black metal meno banale fatelo vostro: "X" saprà tenervi compagnia adeguatamente in questo finale di inverno.
[Dale P.]
Canzoni significative: XII, XIII.
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