Sono anni che Zola Jesus viene criticata da sedicenti esperti per le sue innumerevoli svolte pop. Svolte che avvengono ad ogni sua uscita discografica segno che probabilmente non hanno mai ascoltato con attenzione i dischi precedenti, tutti decisamente pop. Il punto fondamentale è che Zola Jesus è tutt'altro che una musicista "che ci prova ma non ci riesce" ma una artigiana che gioca su più livelli compositivi.
Nika Roza Danilova è un'artista intelligentissima, mai banale, con una gran voce e un bel timbro e sa accompagnarsi dai giusti collaboratori. In questo "Arkhon", il sesto disco se non sbaglio ma nel conto bisognerebbe includere mini, remix, live, tutti notevoli, si avvale del talento produttivo di Randall Dunn (Sunn O))), Anna Von Hausswolff giusto per citarne due) e percussivo di Matt Chamberlain (Satchel, Fiona Apple, Tori Amos e decine di altri).
"Arkhon" fronteggia la popolarità e il business musicale attraverso canzoni pop che non andranno mai in classifica, che farebbero gola a Bjork o FKA Twigs ma che rimarranno un culto per gli adepti della musica oscura sperimentale. Non il suo capolavoro ma un potente documento che testimonia la sua vitalità e curiosità, la voglia di mettersi in gioco e di non cadere nelle trappole della musica streaming da una botta e via.
[Dale P.]
Canzoni significative: The Fall, Sewn, Desire.
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