Per chi scrive, "Fever To Tell" ,disco d'esordio dei newyorkesi Yeah Yeah Yeahs, è uno delle più belle rappresentazioni di alternative rock degli anni 2000. Chitarre potenti e rumorose al servizio di ottime canzoni con grande personalità e fascino. Il successore "Show Your Bones" deluse talmente tanto che non se ne ricordano tracce.
Questo "It's Blitz" è plasticoso già dalla copertina. Con quei colori giallo/bianco che fanno tanto electrococaina anni 80. Però è meglio del precedente: nel suo essere paraculo è fatto bene, si fa ascoltare e ha due o tre canzoni che possono dare parecchia visibilità alla band.
Il problema è capire cosa sono gli Yeah Yeah Yeahs. Un complesso rock senza basso e con i tastierini? Una band da ballare nelle discoteche rock? Se così fosse (e così è) "It's Blitz" funziona: è leggero e mantiene un'onestà di fondo che ci consente di dargli una sufficienza stretta stretta. Che vuol dire "state attenti ormai non spaccano più" ma anche "se la vostra fidanzata lo comprasse non sareste poi tanto infastidi nell'ascoltarlo".
Che non è un gran complimento per una band che prometteva tanto e ha deciso di adeguarsi alla modernità musicale maistream. Facendo pure bella figura.
Il rock, va da sè, è da un'altra parte.
[Dale P.]
Canzoni significative: Zero, Soft Shock, Dull Life .
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