Probabilmente non saremmo qua a parlare dei Woods Of Ypres se non fosse che questo "Woods 5" e', giocoforza, il testamento del gruppo. Il leader David Gold infatti, il 22 Dicembre scorso, e' deceduto a causa di un incidente automobilistico a soli 31 anni.
Questo triste episodio ci da la scusa per parlare di una band che nel suo piccolo e' riuscita a pubblicare album di degna fattura ad ogni uscita, generando un notevole seguito, e, in piu' questo "Woods 5: Grey Skies And Electric Light" risulta decisamente il loro lavoro piu' maturo e consapevole.
Facile e un po' perverso cercare analogie fra i testi cupi e quello che sarebbe successo, ma in una band di matrice gotica sarebbe strano trovare testi allegri e pieni di vita.
Ci soffermiamo quindi su quello che a noi, onestamente, interessa di piu': la musica.
Partiti come band black metal i Woods Of Ypres hanno via via rallentato i tempi, giocando su atmosfere vicine ai Type O Negative e a Katatonia, finendo per realizzare brani con un piglio vagamente rock anthemico. I suoni, decisamente metallari, rendono impossibile l'ascolto a chi non apprezza un certo taglio "enfatico", ma la dimensione della band e' sicuramente piu' varia e interessante del territorio scomodo in cui si muovono.
"Woods 5" e' un album ricco, pregno di idee che avrebbero meritato almeno altri 5 dischi per essere sviluppate degnamente ma soprattutto risulta un ascolto a suo modo gradevole e particolare.
Una band di culto, probabilmente non adatta ad un gusto "mediterraneo" ma che ci saluta con un ottimo disco.
[Dale P.]
Canzoni significative: Death Is Not An Exit, Career Suicide.
|