Il ritorno dei lupi americani costituisce non solo il terzo e conclusivo capitolo di una trilogia iniziata con quel Two Hunters che gia' nel 2007 mise in luce le enormi potenzialita' dei una band alla quale l'etichetta di gruppo black metal stava gia' troppo stretta. Ma e' forse la chiusura del cerchio di un'intero percorso di ricerca, probabilmente non solo musicale.
In questo senso Celestial Lineage va ben oltre quella che sarebbe stata una prevedibile sintesi tra i lavori precedenti. L'epica maestosita' di Two Hunters e l' oscura intransigenza di Black Cascades, sebbene facilmente individuabili nei solchi di questo ultimo lavoro, vengono ora elevate verso una forma piu' spirituale ed inafferrabile.
Stavolta la rinnovata collaborazione con la cantante Jessica kenney va ben al di la' di una semplice ospitata ed il fatto che gli stessi fratelli Weaver, in molte interviste predenti l'uscita dell'album abbiano chiamato in causa addirittura i Popol Vuh non appare, alla luce dei fatti una citazione poi cosi' azzardata.
Mette una certa soggezione dirlo, ma l'inizio di Thuja Magus Imperium ricorda quasi certa new age. E sia chiaro, non lo dico come nota critica. La bravura dei WITTR sta proprio nell'essere riusciti a rielaborare il suono maturato nei precedenti album mettendolo sotto la luce di influenze tanto coraggiose quanto, ad ascoltare le 7 tracce di questo lavoro, a loro naturali e per niente fuori luogo. In Celestial Lineage tutto scorre. A volte cosi' tanto da sfuggire ai primi ascolti distratti, ma tuttavia appare bilanciato e concepito in maniera matura ed estremamente personale.
La novita' che forse salta piu' facilmente alle orecchie e' il massiccio uso delle tastiere, prima mai cosi' imponente e radicato nel sound della band, tanto che in alcuni passaggi si avverte quasi lo spettro dei primi Emperor. Ma non finisce qui. Addirittura gli stessi intermezzi, quasi vicini all' ambient, Permanent changes in Conscousness e Rainbow Illness, riescono a splendere di luce propria. Mentre la conclusiva Prayer of Transformation, in bilico tra le crepuscolari atmosfere della band e certe sonorita' post, e' semplicemenete da applausi.
Di Celestial Lineage potremmo dire che sia il classico album della maturita', ma al contempo presenta una tale ricchezza di spunti e stimoli da potersi affermare quasi come l'inizio di un nuovo corso per i WITTR. Speriamo sia cosi'. La strada e' davvero quella giusta!
[Cristiano Perin]
Canzoni significative: Thuja magus imperium, Woodland Cathedral, Prayer of Transformation
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