Prima del remake di Halloween, prima di Dragula, prima de La Sexorcisto, Rob Zombie diede vita ad una strana creatura informe spuntata dall'underground noise di New York.
White Zombie si formarono nel 1985 grazie a Rob e alla sua fidanzata Sean Yseult e, dopo un paio di singoli autoprodotti, nel 1987 pubblicarono il caotico EP Psycho-Head Blowout.
Il primo full length "Soul-Crusher" arrivò nel 1987 ed è una piccola perla di "anti-hardcore" troppo poco citata nei salotti che contano. Il disco è il figlio metropolitano di Black Flag e Big Black con dosi neanche troppo leggere di Birthday Party, Flipper, Butthole Surfers, Cramps. Si passa dai ritmi sparati pseudo industrial di "Shack Of Hate" a riff sabbathiani di "Drowning The Colossus" a furia post-hardcore ("Ratmouth") e a urla disagiate alla Nick Cave ("Crow III"). Insomma il meglio del peggio degli anni 80.
"Soul-Crusher" è un disco grezzo, figlio di un periodo ormai lontano, che non sarà amato dai fan tamarri di Rob ma che consiglio ai nostalgici di quella stagione in cui l'hardcore stava diventando qualcos'altro.
[Dale P.]
Canzoni significative: Ratmouth, Drowning the Colossus.
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