Fa strano leggere nelle interviste che i White Stripes registrano in analogico, usano strumenti vintage e che sono i salvatori del rock'n'roll. Poi li vedi dal vivo e ti viene da piangere. In realtà i nostri sono degli ottimi pubblicitari di loro stessi. A cominciare dal look, dalla storia del matrimonio, di Detroit capitale del rock (forse negli anni 60!). Più bravi a parlare che a suonare. Dalla loro bisogna dire che le canzoni funzionano, hanno carica, si fanno cantare e ricordare, non sono scontate anche se le potrebbe suonare con facilità il grande One-Man-Band. E poi vogliono farmi credere che non hanno usato sovraincisioni!!! Su questa storia potrei ridere per un mese intero senza smettere. Al di là delle chiacchiere (che ricordatevi nel bene o nel male fanno parlare di sè!) Elephant è un onesto dischetto di garage rock come ne escono a fiumi ogni giorno in ogni parte del mondo da più o meno 50 anni. Ma ha dalla sua le canzoni che spaccano e una serie di piccoli capolavori (bene o male Seven Nation Army verrà ricordata negli annali) che non tutti si possono permettere. Allora questo disco merita o no? Se state cercando le canzoni siete nel posto giusto, se cercate qualcosa di nuovo o di ben suonato o di moderno pescate a caso ovunque tranne che qua. Ci siamo capiti?
Canzoni significative: I Just Don't Know What To Do With Myself, Seven Nation Army, There's No Home For You Here
[Dale P.]
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