Lo sludge e' un genere che da vent'anni e' incastrato nelle paludi di riff grassi e iper saturi, vocalita' rovinate dal whisky e dal fumo, attitudine da biker rissosi e squatter iper drogati. I Weedeater discendono dai Buzzov*en, band principale di "Dixie" Dave Collins. Principale per anno di fondazione, essendo nessuna delle due vicina al benche' minimo successo di vendite.
Lo sludge, e' un affare per pochi, anche se ultimamente e' un termine che viene usato per definire band come Kylesa, Baroness, Mastodon, in realta', pur condividendone alcuni tratti, non si puo' certo dire che abbiamo un suono come quello dei Weedeater. O dei Buzzoven. O di Sourvein, Acid King, Eyehategod, Acid Bath, Bongzilla, band che recuperano i riff dei Black Sabbath per donargli un attitudine hardcore mantenendo i bassi bpm del doom.
Weedeater sono attualmente il gruppo piu' sludge fra coloro che sono attualmente in attivita', tanto da renderli quasi un monumento all'immobilita' del genere. Capellini sdrucidi, giacche di jeans con la toppa dei Saint Vitus e dei Melvins, alito di whisky, braccia bucate e cervello annebbiato dai bong. Ma anche batteria alla Dale Crover, basso distorto oltre l'udibile, chitarre acide e urla malsane. E qualche stacco piu' o meno acustico per ricordarci che i nostri hanno l'animo del redneck sensibile e umorismo di chi la sa lunga.
Jason... The Dragon e' un disco per amanti del genere, o per chi vuole approcciarlo per la prima volta.
Parlarne con gusto critico e' come cercare di descrivere un bagno di un locale dopo un concerto metal: se non l'hai visto direttamente difficilmente puoi gustarne l'olezzo a parole.
[Dale P.]
Canzoni significative: Mancoon, Long Gone
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