Negli anni 90 un buon modo per vendere milioni di copie era ingaggiare una cantante nel gruppo, suonare due schitarrate grunge e far esplodere il ritornello. Se non andava al primo tentativo si poteva riprovare con una ballata. Decine le one-hit-wonder di quegli anni che dopo aver passato all'incasso hanno abbandonato gli strumenti, si sono comprati una comoda casetta e trovato un lavoro normale.
Sinceramente a me mancano quegli anni, in cui ti ritrovavi su Videomusic ad innamorarti a sorpresa di qualche stravagante frontwoman urlatrice. Per fortuna ci viene in aiuto l'Australia, paese fermo in una bolla temporale sospesa tra il 1987 e il 1997. Da quelle parti vanno ancora le maglie a righe, i mullet, i capellini con la visiera e il grunge. I Waax vengono da Brisbane, alla voce schierano la grintosa Maz Devita e in produzione riesumano Nick Didia, già al lavoro in Vs, Vitalogy, No Code, Yield dei Pearl Jam, Interiors dei Brad, Core degli Stone Temple Pilots, Evil Empire dei Rage Against The Machine, Dogman dei King's X, Issues dei Korn al fianco di Brendan O'Brien.
Valeva la pena? Certo. I Waax hanno dalla loro QUEL sound e una manciata di ottime canzoni (non a caso scelte come singoli) che faranno innamorare tutti i nostalgici di quegli anni tormentati. Nel 1997 avrebbero venduto un milione di copie, oggi forse arriveranno a 5000. Ma vi consiglio di prenderne una: non per collezionismo, ma per far godere le vostre orecchie.
[Dale P.]
Canzoni significative: Labrador, Fu, I Am.
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