Ho amato così tanto le prime prove degli Idle Hands che quando hanno mutato nome in Unto Others ho avuto grosse aspettative di successo per loro. Inoltre passare dalla piccola Eisenwald al colosso Roadrunner non fu certo una mossa da poco e le aspettative divennero ancora più alte ma anche i timori di un flop. Quando è uscito Strength sono rimasto parecchio perplesso. Qualcosa era successo: era come rivedere una tua amica dopo anni e scoprire che si è tirata su gli zigomi e gonfiata le labbra. Niente di male ma ci metti un po' a riconoscerla e, inevitabilmente, ti sale la malinconia per come era prima. Suoni più grossi, canzoni che più o meno riprendevano lo stile di "Mana" (il primo album come Idle Hands) ma senza quella irruenza ignorante che mi aveva conquistato. Anche perchè, diciamoci la verità, la loro proposta è decisamente al limite del buon gusto e basterebbe un nonnulla per farla diventare orrenda. Cosa che ancora non è accaduta, sia chiaro.
Per chi non li conoscesse pensate ad una sorta di mix fra Sister Of Mercy, Type O Negative, hard rock settantiano, punk basico e infarcito di ballad da metallaro maledetto ma romantico. Sulla carta una cosa tremenda, per questo che dicevo che la strada percorsa dal gruppo non è delle più facili.
Archiviato Strenght senza troppi clamori e buttato via il contratto con la Roadrunner i nostri approdano su Century Media e mi pare che si presentino decisamente meglio. La produzione meno plasticosa, canzoni più ragionate (giusto la opener "Butterfly" sa di già sentito) e un sentimento generale più a fuoco fa si che la band non sbagli neanche questa volta e faccia un passo in avanti rispetto "Strenght". L'unico difetto è probabilmente un minutaggio decisamente elevato (50 minuti) da cui avrei scremato qualche mid-tempo che nulla toglie alla proposta.
Se fossimo ancora ai tempi magici del programma metal di MTV Headbanger's Ball sarebbero tra i loro protetti. Ma siamo 30 anni e più dopo e ce li godiamo nel loro essere splendidamente fuori moda.
Ma se non lo conoscete recuperate Mana: è proprio tutta un'altra storia.
[Dale P.]
Canzoni significative: Suicide Today, Momma Likes The Door Closed.
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