Gli Unsane sono tornati piu' vivi e vegeti che mai. Dopo alcuni periodi di difficolta' e cambi di formazione attorno alla meta' degli anni "Novanta", si erano ripresentati con "Blood Run" nel 2005, dopo un lungo silenzio, facendo felici molti fan. Il resto e' storia recente. Oggi e' la volta di "Wreck" settima prova in studio.
Diciamo subito che la band di Vinnie Signorelli e Chris Spencer (membri storici del gruppo) non cambia di una virgola affidandosi come di consueto ad una formula ormai rodata negli anni. Possiamo senza dubbio sostenere che il noise rock piu' brutale e becero l'hanno inventato loro in compagnia di un'altra band newyorkese: gli Helmet.
Quindi niente di nuovo sotto il sole; solito muro di chitarre, batteria bulldozer, basso ultradistorto, cantato che assomiglia ad un rantolo fatto da un malato mentale a cui hanno appena infilato la camicia di forza, accompagnati da testi che parlano sovente di killer psicopatici conditi da artwork crudi e allucinati. Ma a noi va bene cosi'. Qualcuno ha sostenuto che gli Unsane sono dei Sonic Youth assetati di sangue. Niente di piu' vero.
A questo punto non c'e' molto altro da aggiungere se non che l'album presenta anche un insospettabile lirismo e quindi risulta pressoche' inutile parlare dei brani. La materia ormai la conoscete.
Non sono mai stati di moda e mai lo saranno. Ma in fondo chi se ne frega.
[Cristiano Roversi]
Canzoni significative: tutte.
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