Vecchio quasi quanto il metal, il sottogenere "progressive" non accenna a placare la propria voglia di sperimentare e di allargare i territori di riferimento. I Canadesi The Night Watch pubblicano il terzo album "An Embarrassment Of Riches" autoproducendosi completamente e promuovendolo grazie ad un videoclip realizzato da Costin Chioreanu, artista che ha lavorato con Spiritual Beggars, Dark Buddha Rising, Oranssi Pazuzu, Mayhem, Primordial, At The Gates e decine di altri.
The Night Watch suonano interamente strumentali e mettono in primo piano il violino, che disegna momenti rilassanti, inquietanti e tesi. Gli altri componenti sono liberi di spaziare in scale prog, riff storti, passaggi post-rock e assalti quasi post-metal (benchè decisamente meno heavy) senza mai stuccare l'ascoltatore benchè, complice la lunga durata del disco e delle composizioni, sia facile perdere la bussola. Più schizofrenici degli Opeth ma tutti i loro fan dovrebbero dargli un ascolto senza temere di rimanere delusi.
[Dale P.]
Canzoni significative: Mendoza, Shamaniac.
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