Dopo un interessante esordio intitolato "The Time Of No Time Evermore" nel 2009, la band olandese formalizza le intenzioni con questo riuscitissimo "The Thousandfold Epicentre", senza dubbio uno dei dischi piu' interessanti di questo 2011.
Pur portandosi appresso sia seguaci satanisti che fanatici del doom metal, The Devil's Blood confezionano un disco di grande valenza rock universale. Ovvero al di la' dei generi. Perche' sotto la coltre vagamente epica (sia della voce che dei riff di chitarra) troviamo una moltitudine di ispirazioni. Dal classico dark sound alla Black Sabbath/Black Widow/Coven alla psichedelia dei tardo sixties (Roky Erickson e' citato un po' ovunque), uniti in composizioni lunghe ma dall'andamento curioso e decisamente stimolante per l'ascoltatore.
La bella voce di Farida Lemouchi (di cui non trascuriamo l'importante presenza scenica) riesce ad assecondare riff dal sapore NWOBHM, come a lasciare il posto a svarioni psichedelici, sia a donare quel sapore occulto per chi ama band retro-moderne con voce femminile come Jex Thoth, Sabbath Assembly, Blood Ceremony.
Un disco molto lungo (siamo a minutaggi anni 90: 73 minuti) che pero' non contiene sbrodolamenti o giri a vuoto: ogni cosa e' funzionale al proseguo dell'ascolto. Ecco perche' e' un disco che non va ascoltato diviso in brani ma lasciato fluire per intero come un rituale.
[Dale P.]
Canzoni significative: Cruel Lover, The Madness Of Serpents.
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