Fin dalla sua nascita ogni band che entra nel roster dell'etichetta Ipecac attira la mia curiosità. Prima della loro firma non conoscevo The Bobby Lees che pensavo fossero degli esordienti assoluti. Andandomi ad informare trovai due dischi: "Beauty Pageant" del 2018 e "Skin Suit" del 2020, prodotto da Jon Spencer. Fortunatamente li ho incrociati quest'estate al Punk Rock Raduno e la loro esibizione è stata senza dubbio la migliore dell'intera manifestazione: hanno la potenza, il carisma e la tecnica per attirare attenzione su di sè dopo ogni concerto e infatti dopo 10 minuti il banchetto si è svuotato di ogni cosa. Ero quindi curioso di ascoltare il nuovo disco perchè quelli precedenti non mostravano neanche un decimo della potenza sprigionata dal vivo a causa di brani non ancora all'altezza e ad una produzione troppo scarna.
"Bellevue" è stato anticipato dal singolo "Hollywood Junkyard", brano che dalla sua uscita avrò ascoltato decine di volte senza stancarmi e che mostra un sound decisamente frastornante. E, infatti, l'album è esattamente quello che speravo fosse: una bomba di rock alternative suonato con adrenalina che sprizza da tutti i pori. La bassista è una furia che non ha paura di fare giri di basso in grado di spettinare gli ascoltatori (usanza persa nel 2002 circa), la batteria di conseguenza è bella carica. Già così saremmo già a posto. La chitarra è libera di spaziare con riffoni hard blues noise e senza dover per forza fare qualcosa tutto il tempo: le care vecchie dinamiche (usanza persa nel 2002 circa)!
Ho tenuto per ultimo la voce. Tenete conto che se The Bobby Lees hanno firmato per Ipecac è perchè Henry Rollins ha detto a Mike Patton di metterli sotto contratto. E secondo me appena ha visto e sentito Sam Quartin ha capito di trovarsi davanti ad una performer rara. Teatrale ma allo stesso tempo sanguigna e sincera: fa uscire la voce dalle proprie viscere con urgenza, urla come fossimo ancora negli anni del grunge e dei cantanti che si arrampicano ovunque.
I riferimenti musicali sono piuttosto variopinti ma non saprei dire una band a cui assomigliano ma direi che sono un bel frullatore di influenze banalmente rock alternative che potrebbero piacere sia ai fan dei White Stripes, dei Pixies che della Rollins Band. Peccato che negli ultimi i fan dell'alternative rock siano un po' distratti... chissà che l'energia dei Bobby Lees non li rimetta in riga!
[Dale P.]
Canzoni significative: Monkey Mind, Hollywood Junkyard, Ma Likes To Drink.
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