Brian Jonestown Massacre, Spiritualized, Kula Shaker, Dandy Warhols, Charlatans, Black Angels sono band che gli australiani The Black Heart Death Cult devono aver ascoltato molto. Così tanto da sfiorarne il plagio in più di una occasione, che sia un attacco, una melodia, un assolo. E' un problema? In questo caso no: la psichedelia non è certo il genere più innovativo del mondo, basta suonarla con competenza e convinzione. E certamente queste due doti non mancano alla band che si presenta sui palchi con sitar, synth e flauti. Band non di primissimo pelo, i cui membri provengono già da esperienze similari tra le fila di Underground Lovers e The Grand Rapids e si sente nella competenza dimostrata. Un nome da segnare in lista, chissà che un domani non si estraggano il capolavoro. Per ora abbiamo solo un buon disco, che gli amanti del genere non dovrebbero perdersi. Gli altri passino pure oltre.
[Dale P.]
Canzoni significative: Davidian Dream Beam, Black Rainbow.
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