Lui è l'olandese Jurgen Köhnen già in mille progetti come Celestial Season, Bong-Ra, Kilimanjaro Darkjazz Ensemble e almeno altri trenta. Lei è l'ungherese Martina Horváth, che alcuni ricordano come cantante del progetto delirante Thy Catafalque. Insieme hanno dato vita al progetto The Answer Lies in the Black Void che già dal moniker si preannuncia come decisamente oscuro. Certamente ai due non piace la musica solare e nel debutto "Forlorn" lo esprimono in ogni modo: il target di riferimento è quello di un doom decisamente gotico, che ricorda in più punti quello anni 90 che produceva la Peaceville.
Il progetto, che non ha certo velleità di successo ma nasce come stravagante divertimento di due anime tormentate, mostra però la corda proprio nei momenti più gotici (vedi "Moult", "For Nevermore") che suonano decisamente datati e già sentiti, pur interpretati brillantemente. E', invece, nelle divagazioni più doom/sludge che i due danno il meglio con idee oscure e adatte al fan medio del Roadburn (non a caso il disco esce per la Burning World). O forse è solo una questione di gusto personale.
In ogni caso "Forlorn" è un buon lavoro a cui era lecito aspettarsi qualche momento più avventuroso ma se invece, al mio contrario, preferite un approccio più tradizionale probabilmente farà per voi. In ogni caso merita più di un ascolto, nel mio caso sforbiciando un po' la scaletta.
[Dale P.]
Canzoni significative: Minas, Okkultas.
|