Se non son pazzi non li vogliamo! Questa potrebbe essere il riassunto dell'ascolto di "Let's Dance", primo album degli inglesi Test Switch Isolator.
Già il titolo promette una musica ben diversa dalla serietà tipica del genere (ormai definibile "non genere" in quanto potrebbe essere tutto o niente). Post-tutto? Certamente un frullatore di suoni e idee, spesso buttate a caso senza un'apparente logica. Quel che stupisce è la grande apertura mentale della band: passare con facilità da brani dall'impatto quasi brutal a pezzacci emo-core per finire con del rock'n'roll di ispirazione wave non è certo roba da tutti. In 25 minuti (questa la durata del CD!) si ascolta veramente di tutto, prendendo come base di partenza idee mai banali e suonate con capacità e gusto.
Una band assolutamente senza personalità e proprio per questo dotata di grande personalità! Una contraddizione? Dopo aver ascoltato "Let's Dance" sarete d'accordo su questa affermazione. Chi suona così oggigiorno? Chi mescola Dillinger Escape Plan, Sunny Day Real Estate, Black Flag, Sikth, death metal, hiphop, brutal, postcore e chi ne ha più ne metta con tale semplicità e naturalezza? Certo, sono una band di cretini assolutamente consapevoli di esserlo. E per questo ci piacciono ancora di più.
Non averlo sarebbe un delitto per la vostra sanità mentale.
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
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