I Television sono stati gli autori di uno degli esordi più fulminanti e seminali di sempre.
Tra i protagonisti del circuito underground newyorchese (la cui Mecca era il “CBGB's”, il locale storico in cui suonavano ,tra gli altri, Patti Smith, Blondie, Talking Heads, Ramones....) pubblicarono un singolo d’esordio ("Little Johnny Jewel") nel 1975.
Il leader della band Thomas Miller (aka Tom Verlaine, in onore al suo poeta preferito) era noto in quegli anni per aver suonato in “Horses”, l’ esordio-bomba di Patti Smith.
La formazione originaria contemplava anche Richard Hell, figura controversa e folle che nel 1977 firmerà quello che a tutti gli effetti può essere considerato il “manifesto ideologico” del movimento Punk a stelle e strisce: "Blank Generation" (c’è anche un documentario sulla scena americana di fine 70s che porta ,non a caso, questo titolo).
Ma passiamo a "Marquee Moon". L’album in questione risente molto del clima musicale e sociale settantasettino. Un disco di New Wave pura che prende la sua carica direttamente dal Punk.
Le tracce che lo compongono sono molto curate e ,cosa insolita per un album di questo genere, ci sono grandissimi scambi di assoli chitarristici tra Verlaine e Lloyd. Un vero e proprio valore aggiunto (ascoltare per credere la title track, probabilmente l'episodio più bello e ambizioso dell’ intero lavoro).
La voce espressiva e a tratti "instabile" di Verlaine è in perfetta simbiosi con le fragili cadenze musicali di alcuni brani (penso "Guilding Light") oltre ad essere uno dei timbri più riconoscibili di sempre.
C'è chi considera Punk questo disco, tuttavia ciò non gli rende giustizia: c'è “qualcosa in più”. E' legittimo che a canzoni come "I see no evil" possa essere affibbiata questa etichetta, in ogni caso è palpabilissima la volontà di trascendere gli steccati (angusti) del Punk. Sotto questo aspetto “Marquee Moon” è probabilmente il disco più rappresentativo della New Wave americana.
Un anno dopo questo exploit, I Television pubblicano "Adventure" che tuttavia non sarà all'altezza dell’ esordio e ne decreterà la fine. Epilogo alquanto triste per una band che ancora oggi continua ad esercitare una grossa influenza.
[Dani Mani]
Canzoni significative: tutte.
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