E finalmente arriva in tutti i negozi di dischi l'esordio dei Team Sleep. E' dai tempi di "White Pony" che si parla di questo progetto di Chino Moreno dato che alcuni brani scritti per i TS finirono ai Deftones.
Della band, da anni, girano in rete concerti, demos e bootleg di qualsiasi genere; addirittura l'album in questione molti mesi prima della sua uscita ufficiale. Sembra quasi una mossa pubblicitaria della nuova generazione discografica.
Ma, purtroppo, così non è. Anche perchè il disco in questione non è così bello da garantirsi una promozione da solo. Anzi.
Sarà proprio perchè sapevo già cosa aspettarmi ma non avevo nessuna voglia di ascoltarmi l'album. Per dovere di cronaca l'ho fatto e... effettivamente suona esattamente come credevo. Ovvero una versione senza chitarre di White Pony. Ed è proprio come sembra: noioso. Riff parecchio semplici (scritti probabilmente da Chino a casa credendosi un grande songwriter), ritmi blandi (anche se alla batteria c'è sua maestà Zach Hill degli Hella), dinamicità praticamente nulla. L'atmosfera c'è ma, per dire, non siamo certo ai livelli dei Massive Attack (a cui si ispirano palesemente).
Tutto il disco si basa sulla voce di Chino (e la cosa mi sembra normale dato che è il suo progetto solista), sempre splendida e magnetica. Ascoltandola capisci al volo che i tanti imitatori non toccheranno mai le sue vette. Ma, purtroppo, mancano le belle canzoni; cosa che rende il disco consigliabile solo ai fan dei Deftones.
Il voto comunque sufficiente è solo per quella voce. Ma se volete un consiglio risparmiate i soldi e mettete sullo stereo "White Pony".
[Dale P.]
Canzoni significative: Ataraxia, Our Ride To The Reactory.
|