Anche un bambino si accorgerebbe che la doppietta Mezmerize/Hypnotize poteva stare benissimo su un CD o, alla meglio, su un doppio CD venduto al prezzo di uno. Già con "Steal This Album!" si sentiva puzza di truffa (pagare 20Euro una raccolta di scarti cos'è?) ma con questi due dischi la band ha dato fondo a tutta la loro voglia di guadagnare. Cosa legittima, alla fine, in un mondo schifosamente capitalista come il nostro.
Discorsi etici a parte, è indubbio che Mezmerize mi abbia deluso profondamente. Per quanto un minimo, nel corso dei mesi, lo abbia rivalutato rimane un album che ha tutte le fattezze di un maldestro minestrone con una quantità di idee che i Dillinger Escape Plan superano in 3 secondi netti di una loro canzone a caso.
Per Hypnotize ero disposto male, malissimo. Il singolo-title-track, ai primi ascolti, mi sembrava una versione moscia di Aerials. Continuando gli ascolti però si può dire tranquillamente che l'album in questione suona molto meglio del precedente. Però non fa altro che appoggiarsi ad intuizioni già usate e abusate senza l'urgenza dell'esordio e il perfetto songwriting di Toxicity.
Le canzoni sono, infatti, tutte tendenzialmente carine e potranno piacere solo ai fan meno pretenziosi della band deludendo inevitabilmente tutti gli altri.
Un prodotto discreto per una band che consideravamo il top del genere. Rimane da capire dove è finita la contagiosa ballabilità dei primi due album...
[Dale P.]
Canzoni significative: Dreaming, U-Fig.
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