Il secondo lavoro dei Super Elastic Bubble Plastic si presenta nei migliori dei modi: confezione di lusso, produzione bella pompata dal solito Giulio Favero e distribuzione V2.
Sembra però che sotto lo splendido vestito si nasconda ben poca cosa. Rispetto all'esordio, fulminante, carico e grintoso, la band impressiona decisamente di meno. In primis mancano le canzoni. Poche cose rimangono impresse durante l'ascolto di "Small Rooms": l'importanza eccessiva delle chitarre con il classico sound "albiniano" che ormai ha stancato (soprattutto in contesti così regolari) e la voce tra un Kurt Cobain senza fiato e Gavin Rossdale privo di carisma.
Dispiace essere cattivi verso una band che comunque apprezzo. Penso solo che il tempo relativamente breve passato dall'esordio (con annessi EP in mezzo) abbia portato la band a sovrastimarsi, credendo che ogni nota fosse degna della pubblicazione. O, più probabilmente, semplici impegni contrattuali hanno messo fretta ad una realtà che andrebbe fatta crescere con calma e fatta esprimere solo con qualcosa da dire...
[Dale P.]
Canzoni significative: Rage Age.
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