No, questo disco non è ai livelli stratosferici di City. Ecco, ve l'ho detto subito, così non ci giriamo intorno. Ma, e lo vedete da soli guardando il voto finale, questo SYL non è assolutamente un brutto disco, anzi, è sicuramente la cosa migliore uscita nel mondo heavy metal in quest'anno. Poteva essere il solito disco di Devin Townsend ma, molto probabilmente, ha voluto capitalizzare un pochino il marchio, attirando i fan del gruppo desiderosi di un seguito di City. Pensate a quel disco, toglieteli un sacco di rabbia, inizioni futuristiche e aggiungeteci un migliore song-writing, molto meno orientato alla furia cieca. Mettetegli anche qualche dose di classico heavy-metal qua e là. Vi assicuro che il risultato è molto meno brutto di quello che pensate. Il problema di SYL è che viene subito dopo a City, vero e proprio monumento del moderno metal, e alle ottime prove soliste di Devin. Compratelo o fatevelo prestare, questo disco dovete ASSOLUTAMENTE ascoltarlo. Ah, e se capitate dalle parti degli stati uniti andate subito a vedere la band. I Meshuggah fanno loro da supporto!
[Dale P.]
Canzoni significative: Dirt Pride, Bring On The Young, Rape Song
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