Non credevo avrei più risentito parlare degli Stew dopo che il precedente "People" era passato praticamente sotto silenzio. Ma, come dice qualcuno, chi si accontenta gode ed ecco che il trio di Lindesberg, Svezia, torna con un bel vinilozzo in 90 copie, non ancora esaurito dopo alcuni mesi dalla pubblicazione.
E devo dire che i 90 fortunati potranno godere di un gran bel dischetto di retro rock suonato benissimo ma soprattutto cantato alla grande. L'ugola di Markus Åsland è palesemente di scuola hard rock settantiana, un po' come era quella del compianto Chris Cornell: calda nei momenti tranquilli, acuta quando deve lanciare dei riff heavy, graffiante quando la chitarra è bella satura. La band macina con sapienza tutti i clichè dell'hard rock di scuola Led Zeppelin, Cream, Free, Deep Purple, Grandfunk Railroad, Rory Gallagher, Black Sabbath, Lynyrd Skynyrd, Whitesnake, AC/DC, esattamente come dissi ai tempi dell'esordio.
Se amate band come Graveyard e Witchcraft non perdeteli per nulla al mondo.
[Dale P.]
Canzoni significative: You Don't Need Me, Earthless Woman.
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