Era da un po' che non investivo qualche euro in un cd e devo dire che mi ritengo soddisfatto dell’investimento.
Il doppio “Live From Dakota” offre quasi tutto il meglio della band britannica e appare subito evidente che anche le nuove e più elettroniche “Superman" e "Deadhead” tratte dal fresco “Language. Sex. Violence. Other?” si mescolano bene con le grandi hit ”Mr Writer", "Maybe Tomorrow", "Traffic", "Local Boy In The Photograph”.
Certo la nostalgia dell’assenza, causa prematuro licenziamento, del pirotecnico e esuberante Stuart Cable dietro alle pelli si sente eccome, soprattutto su brani vivaci come “Bartender And The Thief” e in quelli d’impatto come “Just Looking”.
Javier Weyler non lascia mai un’impronta significativa sul lavoro di Kelly Jones capace, dal canto suo, di destreggiarsi al meglio sia a livello vocale che negli accompagnamenti con la sua chitarra.
Per renderlo perfetto avrei volentieri sostituito le tracks che vanno da “Carrot Cake And Wine", "I'm Alright", "Jayne", "Too Many Sandwiches” con magari “Same Size Feet", "T-Shirt Sun Tan", "Pick A Part That's New” ma non è tempo per il fanta-album.
La chiusura con “Dakota“ è un chiaro omaggio alla città protagonista dell’evento.
[Steliam]
Canzoni significative: Superman, Hurry Up And Wait, Just Looking
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