Home [ Recensioni ] News Speciali Live Reports Etichetta Negozio Radio
  [ rock ] metal punk indie experimental pop elettronica

Staind - Chapter V (Atlantic)

Ultime recensioni

Full Of Hell - & Andrew Nolan - Scraping The DivineFull Of Hell
& Andrew Nolan - Scraping The Divine
Defacement - DualityDefacement
Duality
God Bullies - As Above So BelowGod Bullies
As Above So Below
Five The Hierophant - ApeironFive The Hierophant
Apeiron
Jerry Cantrell - I Want BloodJerry Cantrell
I Want Blood
Demon & Eleven Children - Demonic FascinationDemon & Eleven Children
Demonic Fascination
Oranssi Pazuzu - MuuntautujaOranssi Pazuzu
Muuntautuja
Chat Pile - Cool WorldChat Pile
Cool World
Blood Incantation - Absolute ElsewhereBlood Incantation
Absolute Elsewhere
Alexander Gregory Kent - Teaches Dust to ReasonAlexander Gregory Kent
Teaches Dust to Reason
Human Impact - Gone DarkHuman Impact
Gone Dark
Akhlys - House Of The Black GeminusAkhlys
House Of The Black Geminus
Alora Crucible - Oak Lace ApparitionAlora Crucible
Oak Lace Apparition
Midwife - No Depression In HeavenMidwife
No Depression In Heaven
Julie - My Anti-Aircraft FriendJulie
My Anti-Aircraft Friend
Kollapse - ARKollapse
AR
Unto Others - Never NeverlandUnto Others
Never Neverland
Castle - Evil RemainsCastle
Evil Remains
Knoll - As SpokenKnoll
As Spoken
Uniform - Nightmare CityUniform
Nightmare City

Staind - Chapter V
Autore: Staind
Titolo: Chapter V
Anno: 2005
Produzione:
Genere: rock / grunge / post-grunge

Voto:



Dopo la cocente delusione di "14 Shades Of Grey" non credevo che sarei mai riuscito a ritrovare gli Staind. Ecco perchè recensisco questo disco dopo un bel po' di mesi dalla sua uscita.

L'impatto iniziale mi portò a pensare che nulla era cambiato, il disco non era degno di rivaleggiare con i primi tre album. Pian pianino mi trovai ad inserire il CD nel lettore sempre più spesso, anche dopo tutti questi mesi.

Prendete il mio parere con le pinze. Io sono un "grungettaro" di vecchia data, un nostalgico (sigh, fa strano scriverlo, sembra ieri...) che ha perso ogni contatto con la realtà. Eppure questo disco riesce ad emozionarmi ed è un fatto ormai raro. Diamo pure tutto il merito ad Aaron Lewis, il bravissimo e tristissimo cantante capace di scrivere splendide linee melodiche anche sopra ad un tappeto musicale tutt'altro che indimenticabile.

A livello musicale ritroviamo gli Staind "cattivi" dei primi due album, quelli che andavano di pari passo con Limp Bizkit e Korn. Allo stesso modo la band non abbandona le ballatone tagliavene che ne decretarono il successo fra gli adolescenti (ricorderete tutti i passaggi quotidiani su Mtv di "It's Been Awhile").

Difficile stabilire se questo album potrà piacere anche a voi. Provatelo e se pian pianino entrerà dentro di voi vuol dire che non sono rimasto solo...

[Dale P.]

Canzoni significative: Run Away, Schizophrenic Conversations.

Questa recensione é stata letta 4321 volte!
Voto utenti:
Vota Questo Disco:


Altre Recensioni

Staind - 14 Shades Of GreyStaind
14 Shades Of Grey
Staind - Break The CycleStaind
Break The Cycle
Staind - The Singles 1996-2006Staind
The Singles 1996-2006

NEWS


18/10/2006 Greatest Hits In CD e DVD

tAXI dRIVER consiglia

Soundgarden - BadmotorfingerSoundgarden
Badmotorfinger
Sunna - One Minute ScienceSunna
One Minute Science
Mudhoney - My Brother The CowMudhoney
My Brother The Cow
Green River - Dry As A Bone/Rehab DollGreen River
Dry As A Bone/Rehab Doll
Nirvana - BleachNirvana
Bleach
Mudhoney - Piece Of CakeMudhoney
Piece Of Cake
Pearl Jam - No CodePearl Jam
No Code
Soundgarden - TelephantasmSoundgarden
Telephantasm
Cold - 13 Ways To Bleed On StageCold
13 Ways To Bleed On Stage
Pearl Jam - BinauralPearl Jam
Binaural