Al quarto disco gli Staind perdono un po' il filo del discorso. I pezzi duri non graffiano, le ballate acustiche non brillano, le ballate depressive non deprimono. Il gruppo di Aaron Lewis paga la mancanza di una tecnica elevata che gli impedisce di andare oltre i clichè del genere. E dire che a me gli Staind sono sempre piaciuti, anche il pluri criticato Break The Cycle. Il problema è che tutto si riduce ad una lagna, anche la splendida voce di Aaron è sempre uguale, senza guizzi, linee melodiche simili, gli stessi accordi usati per tutte le canzoni, la stessa struttura. Uno scempio!! Molto probabilmente, se preso a piccole dosi, può risultare piacevole, ma vi consiglio di risparmiare i vostri soldi per qualcos'altro. Ah, come già saprete, c'è una canzone dedicata a Layne Staley che sembra un'outtakes dell'unplugged degli Alice In Chains. Una grossa delusione.
[Dale P.]
Canzoni significative: Blow Away
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