Non è mai facile dragare il fondo del rock alla ricerca di produzioni noise, post-punk e post rock ma è sempre una gioia, sebbene rispetto ad uno/due anni fa le uscite si siano notevolmente ridotte. La qualità del pescato si mantiene alta a dispetto del proliferare di granchi blu e l'appassionato del genere finisce l'annata con la pancia mediamente piena. E le orecchie ronzanti.
Questa premessa serve per presentare il nuovo disco degli Sprain, band di Los Angeles già consigliata caldamente con il precedente "As Lost Through Collision". Disco che certamente troverete fra qualche mese nelle chart di fine anno assieme a (SPOILER) "Less" dei deathcrash, "O Monolith" degli Squid, "Live At Bush Hall" dei Black Country New Road, "Gigi's Recovery" dei Murder Capitals, "Still Life In Decay" dei FACS. Siamo quindi nella parte più "art rock" del filone chitarristico alternativo degli ultimi anni sebbene l'album venga aperto dalla rabbiosa e rumorosa "Man Proposes, God Disposes". Ma lo sviluppo di "The Lamb As Effigy Or Three Hundred And Fifty XOXOXOs For A Spark Union With My Darling Divine" (il titolo completo) è decisamente lungo (97 minuti) e con pieghe inaspettate. Possono esserci classici echi Swans e Slint come derive più moderne non troppo lontane da King Krule e Black Country New Road. Ci sono strutture "post" che potrebbero piacere agli amanti degli ultimi Talk Talk e non troppo sporadiche esplosioni "emo". Apparentemente c'è troppo cervello ma i quattro sanno anche come aprire il cuore.
Un disco che è difficile dire se rimarrà nel tempo, soprattutto se non uscirà in versione CD (tre vinili li volete?) e se seguirà le tortuose strade della distribuzione a cui ci ha abituato Flenser (ovvero in Italia lo vedremo a prezzi umani solo nel 2024 inoltrato). Ma come ho detto all'inizio: dragare è faticoso ma in questo caso la fatica è ripagata.
[Dale P.]
Canzoni significative: Man Proposes..., The Reclining Nude.
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