Dopo 3 anni da Badmotorfinger e 7 dall'esordio, i Soundgarden, conquistano la notorietà mondiale. Merito del ballatone beatlesiano "Black Hole Sun". Ma non è quello che rende Superunknown uno dei migliori dischi della storia della musica e il mio preferito in particolare. L'ispirazione della band raggiunge il massimo consentito, staccandosi da tutto il morente movimento grunge. 15 brani (16 nella versione europea), 75 minuti di musica: non una nota di troppo. Si parte con le bordate di "Let Me Drown" e "My Wave", la ballata stellare "Fell On Black Days", il lento incedere di "Mailman" e l'urlo primordiale di "Superunknown". Si prosegue con la psichedelia sognante di "Head Down" e di "Half", la già citata "Black Hole Sun", il riff di "Spoonman" (una delle migliori canzoni rock della storia), le depresse e apocalittiche "Limo Wrech", "The Day I Tried To Live", "4th Of July", "Fresh Tendrils", la punk "Kickstand" e l'incredibile "Like Suicide" con un grandissimo Matt Cameron in evidenza. Ma è, sinceramente, inutile parlare di un'album che mescola il quarto dei Led Zeppelin, Paranoid dei Black Sabbath e il doppio bianco dei Beatles superandoli in qualità. Imprescindibile.
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
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