Che i Soundgarden siano stati una delle migliori rock band della storia della musica lo testimonia la grandezza di ogni singolo componente e, di conseguenza, di ogni singolo album. I primi della scena grunge a passare su major, i nostri hanno ambizioni da rockstar. Non tutti, però! Hiro Yamamoto al termine delle registrazioni se ne va. Tanto che nei video tratti dall'album (e nella videocassetta Louder Than Live) sarà presente al basso la rockstar mancata Jason Everman (già nei Nirvana). Hiro formerà i fantastici Truly e, i Soundgarden, prenderanno Ben Shepherd (presente da Badmotorfinger in poi). Ma questa è un'altra storia. In questo esordio major (nominato pure ai Grammy Awards), la band non scene a compromessi e confeziona un album che è la summa del suono-Soundgarden. Ovvero, riff alla Black Sabbath, voce stellare alla Robert Plant, impeto punk e chitarre metal. All'interno spiccano la naturalistica "Hands All Over", le sabbathiane "Gun" e "Power Trip",
la rock'n'roll "Full On Kevin's Mom" e la presa in giro del metal di "Big Dumb Sex". Produce Terry Date.
[Dale P.]
Canzoni significative: Hands All Over, Gun.
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