Parte "Sacred Trickster" e pensi che sia sempre il solito disco dei Sonic Youth. 5 secondi dopo e ti accorgi che in realtà sono solo i Sonic Youth a fare queste cose. E ti commuovi. La testa passa a Dirty e agli anni 90, poi vai a ritroso con Goo, Daydream Nation, Sister e sei già a metà di questo "The Eternal". Il primo su Matador dopo 20 anni di major. Gli unici a non essere mai stati trattati come uno straccio usa e getta.
Allora rimettiamo il disco da capo. Il pensiero corre a tutte quelle band invisibili e sotto major degli anni 90, alle camicie di flanella, al brit pop che uccise l'estetica stracciona e freak, pensi al nuovo disco dei Dinosaur Jr che ha una copertina buffissima e chissà se suonerà ancora come i vecchi tempi, ai Meat Puppets che sono tornati in giro e hanno pubblicato anche loro qualcosa in questi giorni. Il video di 100%. Deathvalley 69 e la foto orrenda dietro ad Evol e quanto era sexy Kim Gordon nel retro di Dirty. Diamond Sea. La malinconia di A Thousand Leaves. La videocassetta di 1991 The Year The Punk Brokes con Nirvana, Mudhoney, Babes In Toyland. Quel concerto speciale rovinato da litigate tremende. Profumo di adolescenza. La batteria di Steve Shelley, e il video di Bull In The Heather.
"The Eternal" è una madeleine Proustiana. Un continuo gioco di rimandi e ricordi, citazioni e buone canzoni. C'è il classico incedere indolente e infinito, le chitarre soniche, la voce strozzata di Kim e il velluto di Moore. Ogni brano è uguale a qualcosa del passato, remixato e rimontato eppure suona lo stesso come un brano nuovo.
Per chi vuole commuoversi non ha senso perderselo: i fanatici della band godranno parecchio. Tutti gli altri sentiranno odore di truffa. O di muffa: i dischi vecchi del nemico major sono tutti in special price. O in versione deluxe. Ma ci sarà il ragazzino che inizierà da qui e così come successe con la generazione Dirty 18 anni fa, la sua vita cambierà per sempre...
[Dale P.]
Canzoni significative: Calming The Snake, Antenna.
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