Come commentare il 15° (circa) disco dei Sonic Youth dopo 20 anni di attività? Un bel casino direi. Scherzi a parte i Sonic Youth, bene o male, sono il gruppo più influente degli ultimi due decenni in modo più o meno palese. E' impossibile non accorgersi della loro influenza in praticamente tutti i dischi usciti in questi anni. Dai Nirvana passando per tutti i gruppi post-rock. Ma loro non possono neanche definirsi il gruppo più originale del pianeta. Le stesse cose le facevano Velvet Underground e Neil Young anni prima. Ma la loro capacità è stata quella di "sdoganare" un determinato suono e renderlo fruibile a tutti. Chi ha dimenticato Dirty e la sua comparsa in classifica (in America, of course)? Viene quindi difficile criticare un gruppo impossibile da criticare. Anche i dischi più noise e inascoltabili hanno contribuito a portare "oltre" la musica di adesso. Questo Murray Street, dal canto suo, non inventa nulla di nuovo ma fa vedere i Sonic Youth in una visuale quasi inedita. Avete presente l'ultimo disco degli Afterhours? In quel disco la maggior parte delle canzoni erano sul genere pop-rock con divagazioni "psichedeliche" finali. Questo LP dei Sonic Youth è fatto sulla stessa scia. Con la differenza che i Sonic Youth sono i Sonic Youth!! Quest'ultimo lavoro (il primo con Jim O'Rourke in pianta stabile al basso e cabina di regia) si avvicina molto al terz'ultimo "A Thousand Leaves", per me uno degli apici del gruppo. Ovviamente se non conoscete il gruppo vi conviene partire da quello (o da Dirty e Daydream Nation) altrimenti state tranquilli. Qui ci sono delle grandi canzoni come sanno fare Moore e soci. E non è poco, dopo 20 anni.
[Dale P.]
Canzoni significative: Karen Revisited, Radical Adults Lick Godhead Style.
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