Gli Small Jackets sono uno splendido falso d'autore. Riprendono paro paro le atmosfere, i suoni, i riff, i tic di quelle band che fra fine anni 60 e inizio anni 70 dettavano i codici per quello che sarà ricordato come hardrock. I Small Jackets sono italiani ma in realtà l'anima è puro Detroit 100%. I riferimenti della band partono dai Rolling Stones prendendo da Grandfunk Railroad, Aerosmith, Stooges, MC5, Blue Cheers, Steppenwolf fino ad arrivare agli odierni Hellacopters (non a caso ospiti dell'album).
Il disco è da consigliare ai puri appassionati di un tipo di rock che sta lentamente scomparendo, bombardato da testosterone metallaro da una parte e sfigate pose indie dall'altra. Questo è il rock, contaminato da blues, funk e soul. Suonato da chi lo conosce e lo ama.
Suonerà tutto tremendamente vecchio e già sentito, ma è come un urlo primordiale che attrae e spaventa.
[Dale P.]
Canzoni significative: Forever Night, Maybe Tomorrow.
|