Se gli Slipknot con il debutto omonimo hanno puntato tutto sull'appeal melodico del singolo "Wait & Bleed", per questo secondo album vogliono impressionare il pubblico con violenza e shock. Ritmi velocissimi, voce orientata al death, chitarre tiratissime e follie varie. Il problema è quella patina di kitch che pervade tutto l'album: se "People=Shit" ci può anche stare è con "Heretic Song" (il testo dice che se tu sei 555 io sono 666!!) che cade tutto. Ma non soffermiamoci sui testi (in fondo ci siamo sorbiti delle cazzate peggiori) e valutiamo la musica. Sono spariti gli sperimentalismi drum'n'bass/jungle in favore di un impatto violentissimo "in your face". La componente melodica (ovvero il pulito di Corey Taylor) è praticamente sparita, presente solo nei singoloni "My Plague" e "Left Behind". Certamente una caduta di tono rispetto al disco uscito l'anno scorso, ma se volete potete interpretare il tutto come una presa di posizione contro i compromessi, cercando di riportare ad un pubblico maggiore un genere (il death metal) di nicchia. Per i curiosi potrebbe essere una bella scoperta, tutti gli altri lasceranno stare.
Canzoni significative: Gently, Left Behind
[Dale P.]
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