Copertina schifosamente blasfema e titolo provocatorio. Il ritorno di Dave Lombardo dietro le pelli. I quattro in assetto da guerra. Per gli Slayer fare musica è come una guerra santa al contrario. Sparano invettive, provocazioni e mitragliate a raffica per dare fastidio e distruggere.
Il problema è che la band ricorda tanto quei giapponesi abbandonati nelle isole del Pacifico e impegnati quotidianamente ad aspettare il nemico, anche se la guerra è finita. Il mondo musicale è cambiato, mentre gli Slayer, sono sempre più rinchiusi nella gabbia dei Ramones o degli Ac/Dc, ovvero rifare la stessa canzone all'infinito. In un contesto "battagliero" il nemico ha ormai scoperto i segreti e ha costruito bombe più potenti, o addirittura non ritiene il caso di combatterli.
"Christ Illusion" fa tenerezza nel suo essere il disco di quarantacinquenni che giocano a fare i cattivi. Sarebbe triste se gli Slayer fossero ancora i più cattivi e i più veloci dopo vent'anni di carriera. Prendiamo quindi questo "Christ Illusion" come un normale disco degli Slayer, anche se molto meno incisivo del precedente God Hates Us All.
Se siete fan godrete come al solito, tutti gli altri avranno già sentito la stessa canzone migliaia di volte e difficilmente correranno a comprare un disco degli Slayer nel 2006!
[Dale P.]
Canzoni significative: Cult, Catalyst.
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