Dopo lo splendido ritorno dei Wo Fat aspettavo con trepidazione anche quello dei Sasquatch, altra band nata nei primi anni 2000 quando lo stoner rock era al suo apice ispirativo e rimasta sempre un culto per pochi iniziati. "Fever Fantasy" è stato registrato prima della pandemia e lasciato congelare in attesa di tempi migliori, che per fortuna sono più o meno arrivati. Se siete degli anzianotti, appena messo il disco nello stereo non potrete che farvi scendere una lacrimuccia: il sound proposto dal trio è veramente old school e sembra di essere ripiombati in quegli anni in cui il deserto sembrava l'unica strada da percorrere per salvare il rock.
Una strada che ripercorro volentieri a tutta velocità: il disco sembra nato per essere ascoltato in lunghi viaggi nelle autostrade con i suoi ritmi sostenuti ma sempre di scuola "stoner" (a cavallo fra l'hard rock e il doom), i suoi riff ciccioni, la voce grattata da coyote (scuola John Garcia) e le discrete svisate psichedeliche. Pensate ad una ipotetica jam fra Fu Manchu e Unida e non sarete troppo lontani dal sound proposto. "Fever Fantasy" è quindi il perfetto disco rock che mancava da parecchio tempo, suonato con la giusta dose di esperienza, ben registrato e ricco di ottime canzoni.
Non fatevi turbare dalla apparente banalità della proposta: "Fever Fantasy" cresce ad ogni ascolto e difficilmente vi verrà a noia molto presto.
[Dale P.]
Canzoni significative: It Lies Beyond the Bay, Lilac, Ivy.
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