Sono poche le band italiane che possono vantarsi di aver pubblicato un disco fondamentale a livello mondiale. Album che non vengono devastati dal confronto con produzioni migliori e ultramiliardarie. Non solo, ma che le superano per qualità e idee. Ai giorni nostri avviene a band come Ephel Duath, capaci di tracciare il solco per la musica estrema del futuro.
Negli anni 90, contemporaneamente a band come Atheist, Pestilence, Death e Cynic vennero alla luce i Sadist. Da Genova. E a scriverlo fa parecchio sorridere.
Il tastierista e chitarrista Tommy Talamanca (oggi apprezzato produttore) e il batterista Peso (proveniente dai Necrodeath, altra leggenda vivente) decidono di formare la band nel 1991. Nel corso della storia, i Sadist avranno numerosi cambi di formazione (compreso l'abbandono di Peso, nel 1996) che porteranno allo scioglimento nel 2000 dopo l'insuccesso di "Lego".
Recentemente Tommy ha deciso di rimettere insieme il gruppo e di metter mano ai master originali dei primi due, acclamatissimi, album per un rimasterizzazione sonora.
"Above The Light" conserva tutt'oggi una qualità rara, e mostra chiaramente i cervelli dei musicisti in esplosione creativa. Non una nota fuori posto, non un passaggio forzato nè una dimostrazione gratuita di tecnica. Il genere proposto è un meraviglioso Death-tecnico sulla scia degli Atheist. La particolarità della band è però tutta nelle tastiere di Tommy capace di creare atmosfere uniche e mai banali con evidenti rimandi agli anni 70.
E' facile cadere nella banalizzazione del disco cercando di raccontarlo tale e tanta è la poesia musicale qui contenuta. "Above The Light" parla da solo è la sua grandezza è ora di nuovo disponibile per tutti, compresa di due trascurabili bonus track registrate nel 2000. E a Marzo sarà il turno di "Tribe".
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
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