Orfani dei Karma To Burn? Vi mancano gli Earthless quando si perdevano in lunghe jam strumentali? Continuate ad ascoltare "The Local Fuzz" degli Atomic Bitchwax da quando è uscito? Vi vengono in aiuto gli austriaci Ryte con il loro album d'esordio. Ma non crediate che siano dei novellini: i chitarristi Arik e Shardik provengono dai retrorockers Pastor mentre il bassista dai psichedelici The Heavy Minds: se non li conoscete recuperate i loro dischi senza indugio.
Insieme al batterista Hannes hanno formato la band per lasciarsi andare in lunghi trip heavy psichedelici (e non a caso escono per la romana Heavy Psych Sounds) quasi completamente strumentali con qualche accenno di doom e prog come è lecito aspettarsi da una band del genere.
L'esordio dei Ryte non è certo una pietra miliare di originalità ma un ottimo dischetto per tutti coloro che amano i viaggi lisergici più grintosi.
[Dale P.]
Canzoni significative: Shaking Pyramid.
|