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Ci sono gruppi fondamentali della musica che pochi conoscono ma di cui il valore è immenso. Pensate agli Slint senza il quale non avrebbe oggi senso parlare di post-rock. O dei Quicksand, assieme agli Helment, gli alfieri del post-hardcore più evoluto. E dai Quicksand (ma anche dai CIV, dai Gorilla Biscuits e tanti altri) proviene proprio Walter Schreifels mente dei Rival Schools. Dopo un EP indipendente i nostri esordiscono direttamente su major dichiarando pure che hanno già pronto anche il secondo album. E intanto stanno conquistando il mondo con questo. Che non è altro che una versione più "emo" e più "grunge" dei Quicksand. Che non è proprio un insulto. Anzi. Il disco infatti è una bomba. Una delle cose migliori degli ultimi mesi, capace di accontentare i fan di vecchia data di Walter e quelli nuovi attirati dall'hype creato attorno alla band. L'inizio colpisce subito il segno: "Travel By Telephone" è incredibile. Una di quelle canzoni che ti fanno venire voglia di andare a vedere il gruppo dal vivo per smetterla di ballare da solo in camera. L'essenza del vero emo-core. L'essenza del rock. Basterebbe questa canzone per farvi innamorare del gruppo. Ma siamo solo alla prima. Il disco è farcito di altre 12 canzoni altrettanto spettacolari. Ritornelli trascinanti, voglia di divertirsi e di spaccare il mondo. Ma attenzione non siamo davanti all'ennesimo gruppetto punk. Siamo di fronte al futuro (e al passato) del rock.
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
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