Coloro che hanno difficoltà a stupirsi per ciò che offre il mercato discografico evidentemente hanno perso il cuore, la passione e la volontà. E' un po' come l'aver paura di amare dopo la fine di una storia dolorosa e travagliata. Amore che non hanno perso i Rigorous Institution, band di Portland che mette insieme alcuni mondi apparentemente lontani e che testimoniano la loro capacità di lasciarsi andare ad ascolti un tempo blasfemi.
L'intro "....." è acustica e vagamente medievaleggiante. Con il primo vero e proprio brano "Fever" sembra di ascoltare gli Amebix più marci. La title track evoca i Darkthrone alle prese con gli Hawkwind. "Nuclear Horses" suona al contrario, ovvero come se gli Hawkwind facessero le cover dei Darkthrone. Con "The Terror" siamo nei rumorazzi industriali. In "Laughter" torniamo indietro nel tempo con i Celtic Frost più epici, "Criminal Betrayers" sono i Killing Joke più brutali. Nello sticker del CD citano anche Rudimentary Peni, Antisect, Venom, Dead Can Dance e Voivod.
Avrete capito che non si scherza e che questo "Cainmarsh" pur avendo riferimenti antichi suona fresco e necessario: c'è il punk, il metal underground, la psichedelia, il messaggio politico e apocalittico, la voglia di spaccare e di destabilizzare. Registrato con tutta la sporcizia possibile e disponibile tramite etichette Malesi, Francesi o Americane (ma immagino la lista si allungherà man mano che il culto crescerà). Un disco vero e pieno di amore.
[Dale P.]
Canzoni significative: Cainmarsh, Fever.
|