Attratto da una copertina che mi ricorda più un disco dub alla The Bug vengo letteralmente spazzato via appena schiacciato play nel lettore. I londinesi Remote Viewing sono una mazzata che non lasciano prigionieri. "Modern Addictions" si piazza a cavallo fra gli Eyehategod più paranoici e il post metal meno tamarro. Li definirei quasi sludge ma di psichedelia ce n'è poca ma compensano con strizzate d'occhio al noise più ferale.
Un disco molto ben costruito ma non poteva essere altrimenti: i protagonisti non sono dei pivelli e massacrano gli strumenti da ormai 20 anni. Qualcuno si ricorderà i Million Dead (recensiti pure qui all'esordio) e i Palehorse. Questo è il loro passo successivo. Passo di un pachiderma incurante di schiacciare tutto e tutti.
Un disco inevitabilmente di genere ma se amate lo sludge fatelo vostro.
[Dale P.]
Canzoni significative: Watch Me For The Changes, Short Distance Runner.
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