In quest'anno prodigo di uscite abbiamo assistito alla caduta del postcore psichedelico in uno scenario più "standard", di natura postrock come tanto di moda andava 10 anni fa.
Caduta da parte di pesi medi (Callisto e Cult Of Luna) e pesi massimi (Isis) distratti nel riproporre Mogwai e GYBE troppo in ritardo con i tempi per risultare credibili e interessanti.
I Red Sparowes nascono come side-project di Isis, Neurosis, Halifax Pier con l'intenzione dichiarata di suonare post-rock.
Ecco perchè siamo portati a giudicarli in modo più clemente. Ma la realtà è fondamentalmente un'altra: "Every Red Heart Shines Toward The Red Sun" è un fantastico disco sospeso tra Explosion In The Sky, Mogwai e GYBE ma in grado di conquistare con melodie e suoni di grande gusto e raffinatezza.
Brani lunghi (la media è 8 minuti) formati con gli ingredienti tipici del genere come arpeggi, crescendi, effetti mandolino, introspezione e crescita con esplosione finale in un delirio noise. Ma la costruzione dei brani non ha un attimo di cedimento essendo tutto curato al dettaglio (più dell'ultimo Isis per fare un paragone in famiglia) con cura certosina e un notevole gusto negli arrangiamenti e nella scelta dei suoni.
Lo possiamo considerare un falso d'autore o l'ennesimo disco post-rock. Ma in ogni caso vi troverete ad ascoltarlo, ad amarlo e a farvi cullare nei momenti di dormiveglia dettati da stanchezza o sostanze psicotrope.
[Dale P.]
Canzoni significative: Like The Howling Glory Of The Darkest Winds..., A Message Of Avarice....
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