Dopo una discografia praticamente perfetta il mastermind Davide Tiso nel 2013 mandava in pensione la sua creatura math-metal Ephel Duath. Non rimase a lungo senza impugnare la chitarra: nel 2015 lo troviamo nei Gospel Of The Witches di Karyn Crisis e nel 2018 forma gli Howling Sycamore. Progetti stravaganti, usciti per etichette importanti e con collaboratori internazionali amati dai fedelissimi e bellamente ignorati da tutti gli altri.
Red Rot è il nuovo progetto che ripesca una cara vecchia conoscenza per gli amanti degli Ephel Duath: il cantante Luciano Lorusso George. Già questo dovrebbe farci scendere una lacrimuccia in quanto metallari sensibili alle belle storie di amicizia. Messo il disco nello stereo con grande curiosità non vengo assolutamente deluso, anzi. Sicuramente sorpreso, per quanto sia difficile non sorprendersi quando si parla di certi personaggi. La musica, infatti, è uno splendido metal cervellotico che prende lo spunto principale dal prog metal fantascientifico dei Voivod sia nell'uso dei riff dissonanti, sia nella vocalità aliena e lo fonde ad una forte componente post-hardcore alla Converge (che in un certo senso sono i Voivod degli ultimi 20 anni) che trasporta tutto su un piano molto più violento e oscuro. Ovviamente la chitarra di Davide comanda le danze facendo lavorare duramente la sezione ritmica formata da Ian Baker e Ron Bertrand (entrambi provenienti da Dawn Of Ouroboros), così come il cervello dell'ascoltatore.
Consiglio di approcciarsi a "Mal De Vivre" con moderazione. I brani sono tanti (17), le idee tantissime e il rischio di indigestione potrebbe arrivare velocemente senza un approccio graduale. Certo è che, per essere un esordio, "Mal De Vivre" è un lavoro ricchissimo che piacerà sia ai fan degli Ephel Duath e derivati, sia a quelli dei Voivod che a quelli del moderno tech-metal estremo. Bentornati!!
[Dale P.]
Canzoni significative: Ashes, After The Funeral.
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