Già il titolo si rivela abbastanza criptico. La copertina sembra la versione 2000 di "The Dark Side Of The Moon" dei Pink Floyd. E il libretto non rivela niente di tutto quello che c'è all'interno del disco. I Radiohead sembrano essere diventati dei robot, e il titolo dello scorso disco (Ok Computer) ora può essere visto come una dichiarazione di intenti. Come dire che se "tutti possono suonare la chitarra" noi ora vi mostriamo che ben pochi possono riuscire ad utilizzare i computer come li usiamo noi! Premessa doverosa. Questo disco o lo si ama o lo si odia. E all'inizio lo odierete con tutte le vostre forze. Thom Yorke sembra sparito. La sua voce è filtrata e distorta. Eresia!!! Ma tutto questo serve a dimostrare ciò che il vecchio Demetrio Stratos cercava di spiegare anni fa: la voce è uno strumento come un'altro. Andatelo a dire ai vari cloni dei Radiohead. Ah ormai i vari Muse, Travis, Coldplay non sono più definibili così. I Radiohead sono morti! Evviva i Radiohead! Questo disco è un vero e proprio trip. Le canzoni possono essere spiegate una per una ma non sarebbero come voi le immaginate. Quando, quest'estate, dal vivo, ho sentito queste canzoni potevano avvicinarsi alla vecchia produzione, ma sembravano spoglie. Ora ho capito perchè. Perchè quelle canzoni avevano solo la struttura ma mancavano gli ornamenti presenti in questo disco. Lo shock più grande lo procura la title-track. La voce è completamente distorta e vi giuro che piangerete per il dolore che essa provoca. "Quello non è Thom Yorke" direte. Si lo è. "The National Anthem" sembra la canzone finale di Rated R dei Queens of the Stone Age. Puro delirio Free-jazz (prendetela con le molle la definizione). "How to disappear completely" è la più conosciuta delle nuove canzoni. Era già nella scaletta dei concerti del tour di Ok Computer. Forse a causa della sua normalità stona in questo disco. Meravigliosa comunque. "Treefingers" è pura ambient music e fa da preludio alla successiva "Optimistic", vero e proprio gioiello del disco. La voce di Thom Yorke è stupenda, e così il ritmo della canzone. Se il dopo Kid A deve essere visto da questo disco allora speriamo che segua la direzione di questa eccellente track. "In Limbo" forse è la traccia che convince di meno, ma un'altra sorpresa è "Idioteque". Sembra quasi una canzone dei Massive Attack e forse è la cosa che più si avvicina al disco capolavoro degli U.N.K.L.E. uscito qualche anno fa il quale vedeva la collaborazione in una canzone (la favolosa "Rabbit In Your Headlight") del divino Thom. La magia che sprigiona questa canzone non potete immaginarla minimamente. Forse il punto più alto mai toccato dai Radiohead. Vediamo se i vari imitatori riusciranno a raggiungere tanta bellezza. In conclusione vogliamo trovare dei difetti a questo disco? L'eccessiva brevità. Avremmo voluto che fosse un disco doppio ma in realtà starebbe tutto in un vinile. Un'altro difetto? Il totale disprezzo dei nostri verso i propri fan. Questo è uno dei dischi più ostici da anni. Ma questo può essere anche un bene. Volete sapere se vi può piacere? Il mitico Colin Greenwood si è espresso così: "Se vi sono piaciute "Exit Music" e "Airbag", ma non "Electioneering" allora amerete il nuovo album". Mai consiglio fu più azzeccato.
[Dale P.]
Canzoni significative: How to Disappear Completely, Optimistic, Idioteque.
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