Se il rock garage negli anni duemila è vivo, parte del merito lo si deve a Jack White che, in questa occasione, è capace di scrollarsi di dosso sua Moglie/Sorella (cosa mai capita).
Che Jack ami la scena musicale 60 e 70 non è altresi una novità.
Questo “Broken boy soldier” è composto da 10 track dove appare subito evidente che non si è cercato di seguire uno schema, un filo, bensi spazio alla voglia di suonare e far musica.
“Steady as she goes” inizia con un riff lancinante e l’esplosione sonora del chorus avvolge completamente la voce del mezzo Stripes.
“Hands” propone un pop dove l'interessante lavoro vocale di Jack e Brendan è capace di ricreare le atmosfere delle sovraincisioni tipiche del beat sixties.
La title-track riporta alla schiettezza di “De Stijl”, mentre vintage ed elettronica si mescolano nella psichedelica “Intimate Secretary”.
Se “Together” (con Brendan Benson alla voce e Jack White backing) non è in grado di farvi incantare conviene per voi spegnere il lettore.
Di questa produzione la cosa che colpisce maggiormente sono gli intro e i cori mai banali, vedi ad esempio “Level”, ma probabilmente se mi doveste chiedere chi sono i Raconteurs, vi farei sentire “Store Bought Bones”, senza dubbio il brano capace di condensare meglio la loro musica.
In “Yellow sun” e ”Call It A Day” la semplicità regna sovrana scivolando via agevolmente verso una magistrale e conclusiva “Blue Veins” , quanto di più vicino a “Yer Blues” dei Beatles si possa immaginare.
Che volere di più insomma??
[Steliam]
canzoni significative: tutte
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