Per qualcuno è il disco che cambiò le coordinate della musica "alternativa" degli anni 80. Anzi, molto probabilmente, creò proprio il concetto di "musica alternativa". Cioè quella musica che, dopo qualche anno, cambiò anche il mainstream. Un discorso un po' complesso ma molto probabilmente senza i R.E.M. ora non saremmo qui. In un ambiente dove essere indipendenti voleva dire suonare punk, il gruppo di Micheal Stipe tracciò una nuova strada. Quella del recupero di certe sonorità sixties (Byrds e Velvet Underground su tutti) mescolandole con il punk e la new-wave (Wire, Gang Of Four). Fu un successo. Ma molti anni dopo. Prima in America con "Document" e l'hit spaccatutto "The One I Love", poi nel mondo con "Out Of Time" e "Losing My Religion". In tutti questi anni i nostri ebbero modo di farsi amare soprattutto dal pubblico dei collage, contribuendo a far nascere una vera e propria scena. Chissà quante volte Kurt Cobain deve aver visto i R.E.M. dal vivo per poi andare in macchina e ascoltare i Black Flag (REM+BlackFlag=Nevermind). Basterebbe questo per renderli il gruppo più influente degli ultimi anni. Ma ammettiamo tranquillamente che da Murmur in poi il mondo della musica è cambiato. Forse solo gli Smiths in Inghilterra hanno fatto altrettanto. Non un passo falso, non una nota stonata. Murmur è senza dubbio il Nevermind degli anni 80. O forse il contrario??
[Dale P.]
Canzoni significative: Radio Free Europe, Talk About The Passion, Catapult.
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