Partiamo dal presupposto che vi consiglio di recuperare il primo album omonimo. E' uscito l'anno scorso per TeePee ed e' un ottimo disco di stoner rilassato.
I Quest For Fire sono canadesi e nascono dalle ceneri dei The Deadly Snakes, garage band che ha esordito nel 1999 su Sympathy For The Record Industry e ha pubblicato due dischi su In The Red per poi sciogliersi dopo il quarto disco.
Musica decisamente meno nervosa, anzi per niente. L'esordio e' un brillante dischetto conosciuto solo ai cultori della psichedelia virata stoner. Ovvero con qualche chitarrone piu' pesante qua e la' tra il magma di assoli e suoni.
Come dei Pink Floyd vagamente piu' sporchi, i Quest For Fire suonano anche come dei Dead Meadow meno robusti.
Piu' o meno stesso discorso puo' valere per questo secondo prodotto, intitolato "Lights From Paradise" e sempre pubblicato da TeePee Records.
L'andamento e' quello di un cannabinoide che a malapena riesce a raggiungere lo strumento. Ma rispetto al primo disco si e' perso quel senso di opprimenza come se dopo la "botta pensierosa" avessero raggiunto la "botta ridanciana". Suoni meno cupi e un attitudine maggiormente "rock". Parecchia melodia in piu' sia negli assoli che nelle parti vocali e nei riff, e maggiore apertura verso un pubblico leggermente piu' ampio. Lo stesso che, appunto, gradisce i Dead Meadow ma anche Black Mountains, White Hills, certo shoegaze e certo folk. E i Pink Floyd.
E se abitualmente suonano assieme a questa gente un motivo ci sara'.
E i cultori sappiano che all'interno troveranno il violino di Sophie Trudeau dei Godspeed You Black Emperor .
[Dale P.]
Canzoni significative: Confusion's Home, The Greatest Hits By God, Psychic Seasons.
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