Pyreship sono un quintetto texano che difficilmente verrà mai dalle nostre parti ed è un gran peccato. "Light Is A Barrier" è il loro secondo disco sulla lunga distanza ed è una bella sorpresa, soprattutto per gli amanti del post metal.
La band, infatti, usa il classico andamento del genere per sperimentare sonorità più vicine al noise rock e al post rock più lento (loro dicono slowcore ma è un po' esagerato) senza trascurare svarioni psichedelici.
Mi viene in mente una sorta di jam session fra Kylesa e Helms Alee: doppie voci melodiche e urlate, divagazioni acide e imprevedibili, un senso di precarietà data da scelte di arrangiamento sbilenche e originali. L'album è composto da cinque brani di durata tra i 6 e i 10 minuti, segno che sanno quando tagliare se è necessario e tirare lungo quando l'atmosfera lo permette. Infatti il disco scorre fluido senza venire mai a noia e permette più di un repeat.
Attualmente è disponibile solo in digitale e sarebbe un peccato rimanesse tale.
[Dale P.]
Canzoni significative: Anathema, Forest Of Spears.
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