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Avevo preparato parole di fuoco su di loro. Ma continuando ad ascoltare il disco ho cambiato idea. Niente di rivoluzionario, ma la nuova scoperta di Fred Durst è capace che mi accompagni per tutto l'autunno. E ho iniziato ad ascoltarlo a Giugno. Non è poco per un dischetto che prometteva di essere la versione copia dei Cold che sono la copia dei Bush che sono la copia dei Nirvana (ma nemmeno i Nirvana erano originali. Dovrei quindi continuare a scrivere nomi...). E invece i Puddle Of Mudd sono solo l'ennesima copia da FM dei Pearl Jam. Potrebbe essere terribilmente mainstream se fossimo in America ma qua no. Infatti non ci dobbiamo sorbire tutti i giorni l'ennesimo gruppo Vedder-addicted e nemmeno i sermoni di Fred Durst. Possiamo quindi giudicare i Puddle Of Mudd senza pregiudizi. E questo "Come Clean" risulta un buon debutto. Con nessun calo (al contrario dei già citati Cold, capaci di picchi incredibili ma di cali quasi imbarazzanti) e un'ottima orecchiabilità. Nessuna rabbia adolescenziale (e chi ci crede più?) ma solo un ottimo post-grunge (più chiaramente definibile e meno sperimentale del grunge) condito da ballate e pezzi più movimentati. A voi la scelta: se siete degli irriducibili (e nostalgici) "grungers" ve li consiglio ma sappiate che è in arrivo il nuovo Staind. Per tutti gli altri, ascoltarli in un pomeriggio piovoso potrebbe farvi innamorare di loro.
[Dale P.]
Canzoni significative: Drift And Die, Blurry.
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tAXI dRIVER consiglia
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