C'era tanta attesa per il secondo disco dei texani Portrayal Of Guilt dopo l'ottimo "Let Pain Be Your Guide" e il trio non ha deluso le aspettative. Si presentano con il vestito stracciato e belli incazzati all'appuntamento, enfatizzando le scelte estreme già presenti nel debutto.
PoG suonano un mix di post-hardcore, screamo e black metal con qualche svarione vagamente atmosferico, testi presi male e una furia vocale variegata (un po' scream, un po' black metal, un po' introspettiva) che suona sincera. A fare la differenza, per quanto mi riguarda, è un batterista che picchia veramente duro e dona una marcia in più ad una band che altrimenti poteva rimanere relegata tra i fan del genere, come accadde anni fa ai Baptists che finirono elogiati persino da Dave Grohl.
Non aspettate gli endorser e cercatelo. Unico difetto: dura poco meno di mezzora. Ma nulla vi vieta di suonarlo in loop.
[Dale P.]
Canzoni significative: Masochist Oath, My Immolation.
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