Nel 2020 gli Exhalants smossero il mondo underground noise rock con il secondo disco "Atonement" diventando in men che non si dica la "next big thing" del giro. Passati quattro anni degli Exhalants non sappiamo più niente: non sono esplosi e non suonano più insieme. Un grosso peccato.
Il cantante Steve Pike, però, ha preso con sè tre nuovi amici: il chitarrista Ryan Fitzgibbon (TV’s Daniel, US Weekly), il bassista Jordan Emmert (Super Thief, Pleasure Venom) e alla batteria Deitz (Votive, Shitbag, Dregs). Per l'esordio omonimo si accasano per la Portayal Of Guilt Records, casa della band omonima e di altri gruppi interessanti come Secret Shame, God Is War, War On Heaven, Nuclear Daisies.
La proposta del quartetto è molto interessante perchè mescola l'emo core Fugaziano con l'hardcore sbilenco degli Unwound mettendoci quella punta noise rock che mantiene il ponte con la band precedente. Ma non è un semplice sfoggio di belle influenze: Porcelain hanno dalla loro un nutrito numero di ottime canzoni che rendono il disco non solo interessante ma anche piacevole. A metà scaletta poi piazzano i 10 minuti di "History" in cui si viene inevitabilmente conquistati dalla qualità della proposta.
In ambito post-hardcore / noise questo è il disco da battere per conquistare lo scettro di miglior lavoro del 2024.
[Dale P.]
Canzoni significative: History, Obi.
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